"Riduzione" accise sui carburanti..
04 Maggio 2022
Nelle scorse settimane il governo ha stanziato delle misure economiche straordinarie per contenere il problema del caro carburanti intervenendo sulle accise, riducendo il costo alla pompa di 25 centesimi di euro.
Fin qui sembrerebbe tutto positivo, in realtà non lo è, spieghiamo perchè:
contestualmente a questa riduzione delle accise, che è immediatamente visibile e usufruibile da tutti (nonchè molto "pubblicizzata") il governo ha deciso di modificare una norma che invece riguarda esclusivamente gli autotrasportatori, e nella fattispecie quella norma che (negli ultimi 30 anni) consente a questi ultimi un recupero parziale sull'esborso delle accise (da richiedere tramite pratica trimestrale all'agenzia delle dogane e monopoli) pari a 21 centesimi di euro al litro. Bene, questa norma è stata sospesa, quindi da quando è attiva la riduzione di 25 centesimi alla pompa, a noi autotrasportatori è come se avessero aggiunto 21 centesimi di costo (nascosto).
Questo non solo annulla per noi il vantaggio dei 25 centesimi che stanno tanto decantando, mantenendo di fatto per noi trasportatori il prezzo effettivo del gasolio sopra i 2€/litro, ma crea l'ulteriore problema che tutti i clienti sono convinti che anche noi abbiamo beneficiato dello sconto alla pompa, e quindi chiedono una conseguente riduzione dei prezzi dei servizi, che noi ovviamente non siamo in grado di dare per questo motivo (nascosto).
Ora, nulla da obiettare sulla volontà/necessità di ridurre il costo del carburante per i lavoratori e per le famiglie, ma probabilmente bisognerebbe anche ragionare sul fatto che:
-
Se si fa una norma di questo tipo, deve essere a vantaggio di tutti, sia delle famiglie, sia (a maggior ragione) delle imprese che garantiscono l'approvvigionamento dei prodotti in tutto il ciclo economico;
-
Se le imprese vengono messe nelle condizioni di lavorare in perdita, semplicemente chiudono, e lasciano a casa i lavoratori, e anche se questo di fatto eliminerebbe il problema di fare carburante alle auto dei lavoratori (perchè non avrebbero più un posto di lavoro da raggiungere), penso che non sia di certo una soluzione percorribile.
Vediamo (e speriamo) nei prossimi mesi questa discrasia verrà risolta.
Denis Stella
Torna all'elenco